Sei al supermercato con la lista della spesa in mano.
Ti mancano due cose da prendere: il balsamo per tua moglie e il contorno per la cena di stasera.
Sudi freddo al pensiero di tornare a casa senza uno dei due, perché preoccupato per la tua incolumità.
Così rimetti il foglietto in tasca e ti dirigi verso il bancone di gastronomia con i contorni del giorno.
Il sapore delle patate arrosto ti entra nel naso e trasforma il tuo cervello in un megafono che urla “le voglio!”.
Le prendi e le infili nel carrello.
Il tuo cervello è così soddisfatto dell’acquisto da dimenticare ogni cosa, pregustando la cena succulenta a cui accompagnerai le patate.
Così ti dirigi alla cassa, paghi e vai a casa.
Non so se ti sia mai successa una cosa simile, ma di certo le 7 fatiche di Ercole sono state meno impegnative del momento in cui hai dovuto ammettere di esserti dimenticato il balsamo per la tua dolce metà.
Ma nemmeno questo momento è paragonabile a quando sei su un palco, davanti ad una platea di persone che vuole conoscere te e il tuo prodotto, e il tuo microfono smette di funzionare.
“Il bello della diretta!” dicono alcuni.
“Bello un cazzo”, rispondo io.
È il momento in cui fai la figura del pesce nell’acquario. Muovi la bocca ma nessuno ti sente.
L’immagine che la platea vede è quella di uno che ha avuto sfiga o è stato disorganizzato.
Tu compreresti da uno che consideri disorganizzato o sfigato, per “godere” del suo prodotto o servizio?
Spero che la risposta sia no!
Beh, se vuoi evitare che col microfono spento ci finisca tu, ti conviene scaricare questa checklist.
Sarà la Bibbia della “Religione dell’Evento”: ci trovi tutti i piccoli particolari a cui devi far attenzione perché tutto fili liscio, e porti i tuoi ascoltatori dritti tra le braccia dei tuoi consulenti, grazie alla tua professionalità e preparazione.
E pensare che è pure gratis…