PROMUOVERE UN EVENTO COME I ROMANI? E SE LO FACCIO CHISSA’ CHI VIENE…

Nell’antichità come facevano a promuovere un evento?

È complesso rispondere a questa domanda perché non abbiamo fonti complete sulle modalità pubblicitarie.

Certo, già all’epoca dei romani i negozi avevano delle insegne all’esterno. Ma non le considero una vera e propria “pubblicità”.

Tuttavia siamo certi che, sia nell’antica Grecia che nel periodo dei Romani, esistevano delle figure chiamate banditori. Il loro ruolo consisteva nel girare per le strade portando notizie, spesso con finalità politiche e informative. 

Ovviamente guardando così indietro nel tempo non esisteva la stampa, la televisione, la radio o il cinema.

Addirittura la maggior parte delle persone non sapeva leggere…

Quindi, se anche avessero avuto la possibilità di stampare su carta, sarebbe stato uno spreco di tempo!

Tutto quello che doveva essere sponsorizzato veniva tramandato a voce da queste figure.

La parola era il mezzo più comune per promuovere qualcosa, e c’era sicuramente una parte di passaparola in supporto allo spargimento di informazioni.

Diciamo che la modalità di diffusione era sicuramente più impegnativa e volatile di oggi.

Ma c’era un altro problema fondamentale

Se eri un banditore andavi in giro a parlare al popolo.

Non sapevi chi riceveva il tuo messaggio o chi non lo riceveva.

Quindi se promuovevi un evento a teatro, andare per strada a fare propaganda per lo spettacolo voleva dire attirare persone “a caso”.

Non sapevi chi sarebbe effettivamente venuto e nemmeno chi poteva essere interessato.

C’è da dire che per uno spettacolo teatrale dell’epoca questa informazione non avrebbe nemmeno avuto troppo rilievo. Per non dire che era assolutamente inutile.

Ma se tu avessi un banditore oggi potrebbe essere un problema…

Nel momento in cui crei un evento nella tua attività hai bisogno di sapere chi arriva da te.

Questo perché…

Scegliere attentamente chi viene al tuo evento è la base della preparazione stessa di quell’evento

A seconda di chi si presenta tu puoi modificare ciò che dici e ciò che proponi, così che sia più interessante per la platea.

Diciamo che in quest’epoca potremmo paragonare i bardi a tutta una serie di forme pubblicitarie come volantini o cartelloni.

Li paghi ma non sai se avrai un ritorno.

Paghi una informazione fatta un po’ a caso, situazione piuttosto complessa da gestire (e che non ti dà alcuna certezza o informazione sui clienti).

E visto che il primo scopo nel creare un evento è quello di vendere il tuo prodotto o servizio, non vuoi che questo succeda.

L’intento è quello di invitare persone che siano “pronte” a comprare qualcosa da te.

Ovviamente anche lì ci sono varie casistiche, ma, specie all’inizio, più sono pronte all’acquisto meglio è.

Per ottenere questo risultato hai due strade fondamentali:

  • fare della pubblicità a pagamento attraverso prodotti gratuiti, funnel di mail ed educazione del cliente (molto lungo e complesso)
  • chiamare persone che sono già tue clienti (facile no?)

Non c’è l’opzione giusta o la sbagliata. 

Ma avrai già intuito che prediligo il contatto con persone che sono già tue clienti. Soprattutto nel momento in cui stai creando il tuo primo (o i primi) eventi.

E magari a questo punto penserai:

“Ma scusa, se sono già miei clienti perché dovrei invitarli ad un evento? Tanto comprano già da me”.

Vero, ma… ci sono due aspetti fondamentali da tenere in considerazione.

Il primo è che…

I tuoi clienti ricorsivi sono già persone che si fidano di te,
e ti hanno già pagato altre volte.
Sarà quindi molto più semplice che ti paghino nuovamente

Come hai visto in questo articolo la fiducia è un elemento fondamentale per far completare un acquisto ad una persona.

Quindi creare eventi con i nostri già clienti è il modo più facile per iniziare per due motivi: uno lo hai visto qui sopra e l’altro è che saranno felici se hai qualcosa di interessante da proporgli (molto più di qualcuno che non sa chi sei).

Non avrai bisogno di vendergli l’idea di qualcosa di nuovo come dovresti fare con uno sconosciuto.

Lo scrittore Jim Rohn diceva:

“Se concludi una vendita, puoi guadagnarti da vivere. Se fai un investimento in termini di tempo e di ottimi servizi su un cliente, puoi creare una fortuna.”

Quindi continuare ad investire su qualcuno che già si fida di te è una fortuna nel lungo termine.

Ma non c’è solo questo.

Devi considerare anche che…

Il primo e più semplice modo per aumentare il fatturato di un’azienda è di rendere più frequenti gli acquisti dei già clienti

Proprio grazie al rapporto che avete già creato.

Prendi per esempio una pasticceria.

Hai un cliente che viene da te una volta ogni 6 mesi, magari da 10 anni, a prendere le torte per i compleanni dei figli.

Però è puntuale come uno svizzero e non tarda mai.

Quel cliente adora le tue torte, e forse non sta comprando altro perché non lo ha mai provato.

Se crei un evento hai la possibilità di fare almeno 3 cose con lui:

  1. invitarlo a provare dei prodotti che lui non ha mai sentito, per mostrargli che fai buone altre cose che potrebbero interessargli
  1. ricordargli più spesso (rispetto a una volta ogni sei mesi) che tu ci sei e che per te lui è un cliente importante
  1. stimolare la reciprocità

Ogni volta che un tuo cliente viene in un posto dove tu lo inviti hai la possibilità di fargli sperimentare qualcosa che non conosceva.

Nuove torte, nuovi pasticcini, nuove meringhe. Qualsiasi cosa!

Anche perché non hai un biglietto di ingresso da comprare.

Quando qualcosa è gratis le persone sono ben felici di riempirsi la pancia (per la pasticceria o altri negozi con cibo è vero, ma ti assicuro che vale anche metaforicamente per altri tipi di negozi).

Se in queste occasioni lui trova qualcosa che soddisfa il suo palato, per esempio le tue pizzette, potrebbe comprarne subito e tornare più spesso a riempirsi la pancia!

In quel momento stai “comprando” la sua voglia di venire più spesso.

Nel frattempo gli ricordi che esisti. Non perché lui sia smemorato, ma perché oggi una persona deve tenere in considerazione migliaia di cose ogni giorno.

Gli stimoli che riceviamo sono decine di migliaia e non è facile stare dietro a tutto.

A volte è sufficiente alzare la mano in modo che un tuo già cliente si ricordi di te e gli venga voglia di farti una visita.

Tanto meglio se gli offri qualcosa!

Inoltre lo stai invitando ad un evento esclusivo, motivo per cui si sentirà onorato di partecipare (e di questo parleremo presto).

Esiste un articolo di Forbes che tratta l’argomento del “customer first” (prima il cliente) che si basa tutto su questo principio: far sentire importante un cliente in modo che lui sia più felice di comprare da te.

Ma non è finita qui: dopo che lo hai fatto sentire importante e gli hai dato qualcosa di gratuito, stimolerai la sua reciprocità.

La Reciprocità è un principio studiato a lungo dallo psicologo Robert Cialdini, che consiste nella semplice frase:

“Io faccio qualcosa per te, tu fai qualcosa per me”.

La base del pensiero è tanto semplice quanto potente.

Se ti invito, ti faccio sentire importante, ti dò da mangiare qualcosa gratis e POI ti faccio una proposta per acquistare un mio prodotto in promozione esclusiva (e anche di questo parleremo presto), tu sarai enormemente più propenso a dire di sì.

Tutto questo ovviamente sarebbe molto più complesso da “mettere in scena” nel momento in cui tu riempissi la sala di sconosciuti.

Quindi ribadisco il mio consiglio di creare i primi eventi con persone che conosci e sono già tue clienti.

In questo modo potrai sfruttare tutti gli stimoli che abbiamo visto in questo articolo e arrivare ad una vendita più scorrevole.

Se hai dubbi o vuoi maggiori informazioni su come creare il tuo evento o il tuo discorso di vendita, puoi contattarmi qui per una consulenza gratuita.

ROCK E FATTURATO!!

Marco Pinotti – Imprenditore Rockstar